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Wednesday, April 6, 2011

Banksy

 

Who is Banksy?
La sua identità è da sempre tenuta nascosta. Di lui si conoscono soltanto pochi dati biografici e cioè che è nato nel 1974 a Bristol e che comincia la sua carriera di successo nella street art verso la fine degli anni 80, ma nemmeno il suo gallerista ha mai avuto a che fare con lui direttamente.



È uno dei maggiori esponenti della street art...nessuno lo ha mai visto in faccia, nessuno sa esattamente quale sia il suo nome.



Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e riguardano argomenti come la politica, la cultura e l’etica. La tecnica che preferisce per i suoi lavori di guerrilla art è da sempre lo stencil, che proprio con Banksy è arrivato a riscuotere un successo sempre maggiore presso street artists di tutto il mondo.



Eppure, nonostante  il suo anonimato, o forse proprio per quello, Banksy è uno degli artisti  più affermati e ammirati del mondo occidentale, uno dei pochissimi le cui quotazioni sul mercato dell’arte salgono continuamente e raggiungono valori inimmaginabili per opere nate quasi sempre per i muri, dunque per una  visione gratuita e per tutti.
















Banksy utilizza la guerrilla art per sovvertire le icone della cultura pop e commerciale, dissacrandone l’immagine e il significato come ha fatto per esempio con Ronald McDonald, il famosissimo clown della catena di fastfood.



Una delle opere più irriverenti è sicuramente quella realizzata in risposta alla richiesta di “ essere ritratta come una vera ereditiera” avanzata da Paris Hilton. Banksy sostituì 500 copie del cd Paris con altrettante modificate da lui.



La copertina e il libretto delle canzoni vennero modificate  con un fotomontaggio che mostra il corpo dell’ ereditiera con la testa del suo chihuahua e cambiando i titoli delle canzoni con frasi come “A cosa servo?” “Perchè sono famosa?” “ Il 90% del successo è nell’apparire”.



Oltre agli Stencil, sono divenute di fama mondiale le sue incursioni nei musei, dove aggiunge opere “modificate”. I suoi temi preferiti in questi casi, sono quadri dipinti in perfetto stile, con l’aggiunta di alcuni particolari completamente anacronistici (nobili del Settecento con bombolette spray, dame di corte con maschere antigas, ecc.).
 














Ma il suo soggetto più famoso di tutti è  “Rats” che ripropone in moltissime città.
Il soggetto dei topi è stato scelto in quanto odiati, cacciati e perseguitati, eppure capaci di mettere in ginocchio intere civiltà.


Banksy is a well-known pseudo-anonymous English graffiti artist. He is believed to be a native of Yate (near Bristol) and born in 1974, but there is substantial public uncertainty about his identity and personal and biographical details. According to Tristan Manco, Banksy "was born in 1974 and raised in Bristol, England. The son of a photocopier engineer, he trained as a butcher but became involved in graffiti during the great Bristol aerosol boom of the late 1980s." His artworks are often-satirical pieces of art that encompass topics such as politics, culture, and ethics. His street art, which combines graffiti with a distinctive stencilling technique, has appeared in London and in cities around the world.













Il nome di Bansky risuona come un violento grido di rabbia nei confronti del male di vivere della società dei nostri giorni.
Un potente strappo alla regola e al pericoloso qualunquismo dell’ipocrisia dominante che scuote le coscienze e spinge a meditare sui nostri errori e luoghi comuni.


Oggi Bansky è l’artista di strada che più di ogni altro è in grado di tradurre l’espressività dell’arte in un potente mezzo sovversivo di fortissimo impatto sulla società.
La street art diventa così l’unico linguaggio possibile e la sola arma non violenta da sfoderare per poter vincere l’eterna lotta del bene contro il male e quindi la dura lotta per la sopravvivenza nela guerriglia urbana.
Emblema dunque della  personalissima battaglia dell’artista contro i mali della società.


















La sua forte posizione dissidente si scaglia come un’invettiva di fuoco dall’impronta fortemente anticapitalistica, anti-istituzionale e sempre favorevole alla pace.

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Bansky si serve dell’arte per parlare alla gente senza mezzi termini e lasciando ben poco spazio all’immaginazione, perché l’arte è per tutti e Bansky si serve appunto di un linguaggio semplice e immediato senza mettere a disagio l’osservatore chiedendogli strumenti di comprensione che non possiede.”
 

Non solo, ma egli sistematicamente “attacca l’ambiente con una precisione militare scegliendo per le sue rappresentazioni eventi e spazi chiave, coinvolgendo le persone e sollecitando il loro senso critico.

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